lunedì, luglio 31, 2006

Immigrati sbarcano su una spiaggia a Tenerife

Ammetto di sentirmi abbastanza ipocrita quando in questo periodo, con l'estate a pieno regime spero sempre di trovarmi su qualche bella spiaggia a godermi un pò di sole quando invece molti il mare lo vivono in maniera assai diversa e mi viene di pensare a Lampedusa, posto bellissimo dove centinaia di turisti si godono (anche giustamente) le loro vacanze infischiandosene di quanti a pohi metri da loro sono stipati all'interno del centro d'accoglienza...Gli esempi sono molti e non sto quì ad elencarli perchè poi sarebbe un ipocrisia anche questa, ma mi pare assurdo come due mondi così distanti possano in realtà trovarsi fisicamente vicinissimi ma facciamo finta di non vedere, a meno che non accade quello che è avvenuto oggi in una bella spiaggia di Tenerife dove una delle tante carrette del mare è sbarcata tra lo stupore dei tanti turisti che comunque non si sono fatti pregare, soccorrendo chi ne aveva ncessità.
Ho visto le immagini al telegiornale ed era surreale.

domenica, luglio 23, 2006

Paul Weller - Roma, Auditorium 22/07/2006



Arriviamo all'Auditorium che sono già le 20:30, è caldo, tutt'intorno è quasi deserto, Roma è quasi vuota e per un attimo ci balena in mente il pensiero che magari la serata è saltata, ma poi sentiamo il vociare del pre-concerto e rassicurati ci avviciniamo al foyer dell'Auditorium.
Giusto il tempo di salutare il caro Antonio G. in trasferta da Taranto (col quale immancabilmente non saltiamo un concerto del Modfather) che scendono le luci e la band sale sul palco.
L'atmosfera è molto soft, posti rigorosamente seduti e anche chi ha la fortuna di stare in basso vicino al palco è abbastanza distante dai musicisti e ammetto che non mi piace, perchè in un concerto che si rispetti la band deve stare al contatto col proprio pubblico...
La prima parte della serata è completamente acustica, con White e Minchella che accompagnano delicatamente Paul e Steve Cradock (che al solito da bella mostra di se in una bellissima Wishing on a star) e anche se tutto suona benissimo sembra troppo ovattato e distante, sarà che è la prima volta che seguo un concerto di Wellah da così lontano e non mi ci so abituare.
Poi tra pezzoni come Wild wood e Up in Suze's room, Cradock comincia a impugnare la sua cara Gibson 335 finchè anche Paul, sulle note di Out of the sinking, abbandona l'acustica, si dedica alla più rockeggiante Epiphone Casinò e allora il ritmo sale e più di qualcuno comincia a faticare a rimanere seduto.
Come al solito la scaletta spazia dai Jam agli Style Council all'ultimo album solista con grossa gioia del pubblico e io mi rammarico sempre più di stare così abbarbicato in alto sulla gradinata; Whitey è sempre un mostro di bravura e tutta la band si esprime a livelli notevolissimi e C'mon Let's go ne è la prova evidente; si scivola via un pezzo dietro l'altro e sulle note di Town called Malice quasi più nessuno rimane seduto...come suonano!
Dopo un'ora e quaranta le luci si abbassano e i musicisti escono di scena e, con sgradita sorpresa, non risaliranno più sul palco per gli ormai abituali bis, non so se per motivi di carattere organizzativo o altro e così la serata termine.
Il tempo di una birra veloce, un saluto all'altro irriducibile splinter Luca R. (che ringrazio per avermi presentato a Damon Minchella, simpaticissimo oltrechè un signor bassista) e via a casa.

P.S.

Un saluto ai miei due mod/compagni di viaggio, la prossima volta arriviamo in Vespa!
;-)

venerdì, luglio 21, 2006

It's a splinter's time - Paul Weller Auditorium della Musica, 22 Luglio 2006

Sti giorni mi sto concedendo troppi lussi in fatto di concerti e domani sera mi gusto il Modfather all'Auditorium di Roma; unica nota dolente, per la prima volta dovrò assistere da lontano dato che i posti sono numerati e non sono riuscito a trovare i biglietti buoni...credo siceramente che in queste occasioni ci debba essere maggior rispetto per ogni piccola scheggia e riservargli un posto in primissima fila a prescindere...me ne lamenterò con Wellah personalmente!

giovedì, luglio 13, 2006

Roger Waters - Lucca Summer Festival, 12 luglio 2006

E anche questo è andato. Concerto bellissimo, come mi aspettavo, peccato che siamo arrivati un pò tardi per cui eravamo molto lontani dal palco e ci siamo dovuti "aiutare" con i maxi schermi...
Roger ha eseguito quasi esclusivamente pezzi dei Pink Floyd (con una prima parte dove di fila
Shine On...,Have a cigar e Wish you were here non potevano che non essere dedicate al compianto Syd Barrett e non credo di sbagliarmi se dico di aver visto un po' di commozione sul viso di Waters quando cantava questi pezzi) lasciando poco spazio ai suoi lavori solisti.
Luci e scenografie belli ma non esasperati, eccezion fatta per delle fiammate che credo abbiano brustolito le prime file e tanta tanta musica.
Alcuni pezzi sono stati secondo me un po' "limitati", ad esempio Shine On Your Crazy Diamond era priva di buona parte dei magnifici soli di Gilmour, ma in ogni caso l'esecuzione è stata sempre impeccabile.
La band ha suonato gran bene (e ci mancherebbe!) e per la seconda metà del concerto è salito sul palco anche il fido Nick Mason, a sorpresa, dato che sul sito officiale la sua presenza era prevista solo per la serata di Magny Cours.
Unica pecca a mio avviso, pochi i soli di chitarra; nel precedente tour, Doyle Brahmal II, qui non presente, spaziava molto sulle note di Gilmour, stavolta invece Snowy White e
Dave Kilminster sono stati poco protagonisti anche se mi ha fatto molto piacere ascoltare Kilminster eseguire alcuni pezzi con la sua telecaster (amo sta chitarra) dando un sound più acido rispetto al'originale.
Peccato la tanta strada (e gli errori di itinerario...); son tornato alle 05.30 e alle 08.00 già in piedi, ma ne è valsa la pena ;-)







La band:

Andy Fairweather Low – Guitar

Snowy White – Guitar
Dave Kilminster – Guitar and Vocals
Graham Broad - Drums
Jon Carin – Keyboards
Harry Waters – Hammond
Ian Ritchie - Saxophone
Katie Kissoon, PP Arnold and Carol Kenyon – Background Vocals

mercoledì, luglio 12, 2006

E ora tocca a Roger...

Parto ora alla volta di Lucca, dove stasera ascolterò Roger Waters.
Finalmente il cerchio si chiude, dato che gli altri Floyd li avevo visti nel '94 a Cinecittà.
Il fato vuole che proprio ieri sia venuto a mancare Syd Barret, fondatore insieme a Waters dei Pink Floyd e da tempo immemore ormai chiuso nei meandri della propria mente...rimarrà comunque un personaggio fondamentale per la storia della musica di quel periodo.

domenica, luglio 09, 2006

Eric Clapton & Robert Cray - Perugia, Umbria Jazz 8 Luglio 2006

Che bello ascoltare Clapton e Cray insieme!
Arrivo a Perugia in pieno pomeriggio, fortunatamente c'è il sole, bellissima giornata e non ci sono nuvole in cielo, la possibilità che piova è scongiurata ;-)

Il concerto inizia prestissimo, la Robert Cray Band inizia a suonare già alle 20.30 e il bluesman di colore è sempre in forma, alternando pezzi "morbidi" quasi soul ad altri blues standard lenti e bellissimi; purtroppo però il suo è un ruolo di supporter e alle 21.15 lascia il palco anche se con una esibizione veramente bela, senza fronzoli.

Alle 21.30, puntualissimo sale in cattedra Slowhand con la sua band. Accanto a lui ci sono du chitarristi, Derek Trucks (età indefinibile dai 20 ai 60 anni, ma con la sua SG, suonata spesso slide ha fatto cose paurose) e Doyle Bramhall II (chitarrista mancino che avevo ascoltato con Roger Waters e mi aveva impressionato molto, ma che con Clapton ammetto ha fatto molto poco e con un suono un pò troppo rumoroso).
Clapton, al solito è in gran forma, forse anche troppo, i soli sono ovunque e sembra quasi che sia normale suonare così; forse avrei preferito qualcosa di più intimo e soprattutto i primi pezzi proposti, tratti dagli ultimi lavori, non mi hanno colpito troppo (Riccardone in preda a shock da caduta di un mito ha addirittura abbandonato il concerto dopo pochi pezzi...)

Poi però arriva Old Love, lenta e avvolgente e quà Eric tira fuori tanta di quell'anima che vale tutto il prezzo del biglietto e poi risale sul palco anche Robert Cray per dire la sua su questo bellissimo pezzo e io già mi sento appagato.

Il concerto continua così, alternando song recenti (e per me poco significative, eccezion fatta per fare da sfondo ai tre chitarristi) a pezzoni quali Layla e Cocaine (c'è anche un un'intermezzo acustico).
Per i bis finali c'è ancora il caro Cray e allora sul palco ci sono
quattro chitarristi quattro, neanche troppo scarsini e on so più cosa guardare e ascoltare...
Wow!

sabato, luglio 08, 2006

Concerti Estate 2006, stagione al via

Tra un paio d'orette si parte per il primo concerto di questa ricca (e costosa!) estate di concerti; mi aspettano Robert Cray e Eric Clapton all'arena S.Giuliana di Perugia per Umbriajazz, spero il tempo sia clemete...
Se viene bene posterò un pò di foto

giovedì, luglio 06, 2006

Italia-Francia

E alla fine ecco rispuntare Italia-Francia...
E' qualche anno che sto abbandonando lentamente il calcio, sia da praticante, le mie articolazioni cigolano come una 126 non revisionata, sia da spettatore, ormai sfiancato da tanta apparenza e denaro che hanno ormai offuscato l'idea originale: un gioco nel quale si deve calciare una palla di cuoio.
Ho seguito con la coda dell'occhio l'avvio di questo mondiali tedeschi, ma la nazionale è la nazionale e nonostante sia molto critico su alcuni aspetti (sono ancora contrario ad esempio al fatto che cannavaro, indubbiamente il miglior difensore della manifestazione, giochi come capitano dati i suoi comportamenti quanto meno poco edificanti degli ultimi anni) subisco ognivolta la febbre del tifoso e mi ritrovo a esultare in mezzo alla gente con tanto di bandierine disegnate sulle guancie :D
Credo nella fase iniziale l'Italia abbia praticato un calcio pessimo ma alla luce dei risultati non posso che dar fiducia a Lippi e sono convinto che domenica ci sono tutte le condizioni per affrontare a viso aperto la Francia... vinca il migliore si, ma siamo in debito con la sorte riguardo i galletti e....censured for luck...
Dico solo che mi accontenterei che Totti oltre a pensare al cucchiaio e ai soldi della Vodafone si ricordi di giocare a pallone, non dico da fenomeno (non credo lo sia nonostante si ostinino a farcelo credere) ma almeno da buon giocatore contrariamente a quanto fatto fino ad ora.
Basta con le polemiche e Forza It... 'azz no ... ma che cacchio... FORZA AZZURRI!!